Sembra ieri il suo scatto a Les Deux Alpes, sembra ieri la maglia gialla al Tour de France e ancor prima quella rosa al Giro d’Italia.
Sembra ieri la bandana in testa, quando i caschi non erano ancora obbligatori, sembra ieri il suo sguardo concentrato, la stanchezza che si sentiva ma si doveva domare.
Marco Pantani, ovunque sia passato con la sua bicicletta, ha lasciato il segno. Un ciclista che con la sua professionalità, schiettezza e correttezza ha saputo conquistare proprio tutti, appassionati e no del ciclismo.
L’estate del 1998 è stata la sua estate! Una doppietta in due dei più grandi giri del mondo: Giro d’Italia e Tour de France. Bis che era riuscito a fare soltanto un’altra grande icona dello sport italiano: Fausto Coppi nel 1949 e nel 1952. Una vittoria italiana alla Grande Boucle 33 anni dopo Felice Gimondi (1965).
In quella stagione milioni di italiani incollati alla tv per guardare le gesta di quell’umile ciclista romagnolo che sapeva il fatto suo. Al Giro attaccò ripetutamente il suo diretto avversario Tonkov il quale non riuscì a tenere il passo del Pirata. Al termine della 19esima tappa, la Cavalese > Plan di #Montecampione, Pantani mise le mani conquistò tappa e maglia rosa che portò fino alla passerella finale a Milano. Quell’anno al Giro Pantani fece sua anche la classifica scalatori battendo José Jaime González.
Le emozioni però si ripeterono qualche settimana più tardi, tra le strade francesi. Dopo le prime tappe in sordina, il Pirata mostra gli artigli all’undicesima tappa con arrivo a Plateau de Beille. Il ciclista romagnolo però è dietro, in classifica generale, al tedesco Jan Ullrich che aveva dominato le cronometro.
Ma l’impronta del Pirata su quel Tour de France avvenne qualche giorno più tardi, il 27 luglio durante la 15esima tappa con arrivo a Les Deux Alpes.
Pantani andò all’attacco sul colle del Galibier a quasi 50 chilometri dal traguardo e, nonostante la forte pioggia, riuscì a staccare il tedesco Ullrich arrivando al traguardo in solitaria, con quasi nove minuti di vantaggio. Quel giorno tutta l’Italia era con Pantani, tutta l’Italia pedalò insieme a quel grande atleta. E in quel giorno non solo vinse la tappa, ma si prese anche la maglia gialla, che avrebbe mantenuto fino a Parigi, conquistando l’edizione numero 85 della Grande Boucle.
Buon compleanno Pirata. Questo è il regalo che hai fatto tu all’Italia!