«Una bellissima notizia, abbiamo ottenuto le aree che ci spettavano da Alpiaz, compresi strada del Plan, parcheggi, campi da tennis ecc. così potremo accedere ai finanziamenti dell’accordo di programma». È con queste parole che il sindaco di Artogne Barbara Bonicelli esprime tutta la sua soddisfazione per la prossima chiusura di una vicenda che dura da anni, esattamente da quando nel lontano 2012 venne decretato il fallimento della società che aveva gestito Montecampione per decenni. Il curatore fallimentare Matteo Brangi ha quindi accolto l’istanza che l’amministrazione comunale di Artogne aveva inviato alcuni mesi fa, dicendosi disposto a prendere in carico tutte quelle aree che avrebbero dovuto passare a titolo gratuito ed a semplice richiesta al Comune. A Brescia è in corso di preparazione l’istanza volta ad autorizzare il trasferimento dei beni immobili di cui agli obblighi convenzionali citati nell’accordo urbanistico datato 1989. In pratica si tratta del collegamento stradale che dal villaggio di 1200 raggiunge il Plan a 1800, due piani di parcheggi sotto il condominio Splaza, i campi da tennis e le aree verdi di rispetto. PER FORMALIZZARE il passaggio, restano da definire I dettagli su superfici e identificativi catastali «per la tranquillità di tutti e per evitare di incorrere in contrattempi procedurali». Una precauzione conseguente al fatto che Alpiaz non aveva mai provveduto ai frazionamenti dei terreni. La notizia riveste primaria importanza per il Comune di Artogne, visto che buona parte dei progetti presentati per godere dei finanziamenti sul Piano integrato d’area per lo sviluppo turistico della bassa Valle Camonica riguardavano proprio tali immobili. Stando all’accordo di programma con la Regione sottoscritto a gennaio, gli stanziamenti sarebbe infatti stati concessi solamente per opere ricadenti nella pubblica proprietà. A breve, quindi, andrà a chiudersi una vicenda che da tempo era oggetto di confronto tra Comune, Consorzio, Comitato per Montecampione, curatore fallimentare.
Domenico Benzoni