Clicca sull’immagine per vedere il servizio
Lo Statuto verrà modificato e il Consorzio dei residenti di Montecampione, non chiuderà per colpa del comune di Artogne. Lo hanno annunciato i membri del Cda nell’assemblea di questo sabato. Il Consorzio è in questo momento di fatto sciolto, perchè lo statuto impone il suo scioglimento davanti alla revoca di anche solo uno dei servizi affidatogli dai comuni. E il comune di Artogne ha revocato il servizio della gestione rifiuti perchè per legge ha dovuto applicare la Tari a Montecampione. Ed è quindi lo Statuto l’oggetto del problema ed è allo statuto che bisogna mettere mano. E così l’assemblea si riunirà nei prossimi mesi, perchè i tempi per farlo non sono certo brevi. Nel frattempo i rappresentanti del Consorzio hanno elencato, nell’assemblea di questo sabato, le conseguenze catasfrofiche che la chiusura del Consorzio causerebbe a Monte campione, perchè nessun comune potrebbe garantire gli stessi servizi, con la stessa efficienza e costo, ora svolti dal Consorzio, grazie alla quota dei consorziati. Animazione estiva e invernale, compreso mini club, spettacoli di intrattenimento come le sfilate estive, manifestazioni stile operetta, sala cinematografica con proiezione di film, tutto questo si svolge con il sostegno del Consorzio; pullmino interno al villaggio, che costa 110 mila euro solo quello; servizio bancomat grazie ad una convenzione tra banca e Consorzio, in un locale dove il Consorzio paga un piccolo affitto; la farmacia che è fornita dal comune di Piancamuno ma in un locale pagato dal Consorzio; guardia medica, pagata dal Consorzio che paga persino il soggiorno della dottoressa; servizio di vigilianza privata nei periodi intesi di turismo, di telecamere di monitoraggio; pulizia giornaliera villaggio con ordinaria e straordinaria manutenzione con operai del Consorzio al lavoro quotidinamente; pulizia e sgombero neve vialetti interni del villaggio; mantenimento e controllo delle strutture sportive; supporto ai consorziati per qualsiasi problema, attraverso 5 dipendenti al lavoro nell’ufficio del Consorzio. Servizi che nessun comune potrebbe garantire perchè non ne avrebbe la forza economica, come ha ammesso il sindaco di Piancamuno Giorgio Ramazzi, presente all’incontro di questo sabato. Servizi senza i quali per Montecampione non può esserci nessun rilancio. Ma il problema non si porrà perchè il Consorzio non chiuderà: l’assemblea modificherà lo Statuto.