La Montecampione Ski Area traccia il bilancio: «L’inverno è andato male, ma ci rifaremo». L’obiettivo è destagionalizzare: «Così risorgeremo»
Pentito? «Assolutamente no». Stefano Iorio, presidente della Montecampione Ski Area (Msa), la società che a novembre si è portata a casa gli impianti di risalita della stazione sciistica della media Valle Camonica, non ha nessun rimpianto anche se la stagione, dal punto di vista climatico, è stata una delle peggiori degli ultimi vent’anni: «Praticamente non ha mai nevicato – ammette Iorio – e a marzo faceva già caldo, con il termometro che arrivava a 14 gradi anche a 1.800 metri di quota».
Caldo infernale per gli appassionati della neve, che si è aggiunto alle nebbie che fino a qualche mese fa avvolgevano la stazione: «Ora però – aggiunge l’imprenditore camuno – non voglio sentire parlare di stagione disastrosa o fallimentare perché noi crediamo fortemente al rilancio di Montecampione. Se questo inverno non è andato bene, andrà meglio il prossimo. Anzi, stiamo lavorando parecchio già per l’estate ormai alle porte».
L’accordo con la nazionale di sci d’erba
Destagionalizzare è la parola chiave per un comprensorio che deve vivere dodici mesi all’anno, se vuole che i proprietari dei suoi appartamenti li usino non solo nelle due settimane di Natale e che i commercianti non abbassino per sempre le proprie serrande. Va letto in quest’ottica l’accordo raggiunto con la nazionale italiana di sci d’erba, arrivata nella giornata di ieri per la prima volta a Montecampione dove, fino a domani, gli atleti e i tecnici della squadra azzurra si alleneranno per preparare la Coppa del Mondo che partirà il 10 giugno in Austria e che farà tappa proprio a Montecampione il 29 e 30 luglio. Sono una quarantina le nazionali di questa disciplina: gli azzurri e gli atleti della Repubblica Ceca si dividono il primato dei più forti. L’atleta di punta della squadra azzurra è Edoardo Frau, di Asiago, 37 anni, che gareggia per l’Esercito Italiano e ha nel suo palmares 4 coppe del mondo assolute più una decina di specialità, oltre a quattordici titoli di campione italiano.
«Stiamo ragionando anche su altre proposte – aggiunge il presidente della Msa – pensando di rivolgerci in particolare alle famiglie e ai loro bambini: presto potrebbe nascere a Montecampione un parco avventura, mentre per i percorsi riservati alle mountain bike, che devono essere di alto livello, ben tenuti, perfettamente segnati, emozionanti, è ancora presto».
Le nuove sfide di Montecampione
Per quanto riguarda lo sci d’erba, il direttore tecnico della nazionale italiana, il camuno Armando Calvetti, ha solo parole al miele: «Sono onorato e soddisfatto di venire a Montecampione per il primo allenamento della stagione. Posso garantire che la pista si presta perché ha un ottimo fondo e le pendenze non sono eccessive, rendendola idonea per tutti i livelli». La tappa di fine luglio sarà preceduta, il 15 e il 16 luglio, dal circuito promozionale giovanile «Talento Verde» di Coppa Italia che punta sempre a promuovere lo sci d’erba. «Noi siamo convinti che gli sport in generale, le attività all’aria aperta, il benessere di una montagna da vivere liberamente – conclude Iorio – siano alla base della rinascita di Montecampione ed è per questo che, nonostante l’inverno scoraggiante che ci siamo appena lasciati alle spalle, guardiamo già al prossimo. In vista degli appuntamenti con lo sci d’erba, inizieremo a riassumere le persone (che hanno lavorato con un contratto stagionale, ndr ) per iniziare a preparare le piste e effettuare la manutenzione degli impianti. Vogliamo essere pronti già a novembre, perché è compito di un imprenditore fare al meglio tutto ciò che dipende da lui. Purtroppo il meteo ci ha penalizzati: a 1.200 metri ha nevicato poco, meno di venti centimetri in tutto inverno, e non siamo mai riusciti a aprire per intero il comprensorio perché mancava il collegamento con 1.800». Gestire le piste sarà la parola d’ordine del prossimo inverno; per l’acquisto di nuovi impianti di risalita e l’apertura di nuove piste è «ancora troppo presto». Così come non ci sono novità sul fronte dei due alberghi, ancora in mano al curatore fallimentare.
Giuseppe Arrighetti
Sorgente: Corriere della Sera
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