Noi che da quando siamo arrivati qui AMIAMO MONTECAMPIONE, siamo più che favorevoli al cambiamento dello Statuto del Consorzio e per sensibilizzare tutti i Consorziati, abbiamo deciso di contribuire alla giusta causa, dando spazio a delle vignette pseudoumoristiche con “frasi celebri” fino al 18 agosto 2018, data in cui alle ore 15.00 si svolgerà l’Assemblea del Consorzio Montecampione.
Una frase celebre per un’altra che lo diventerà!
Cenni storici – Astrolabio
Le parole al posto del pennello
In Marocco all’epoca, si usava accogliere le delegazioni straniere con un rito di benvenuto assai suggestivo, ossi riprodotto per lo più ad uso turistico-commerciale, il “lab el barode”, ovvero giochi con la polvere. Le parole usate dal De Amicis, descrivono il rito con tale dovizia di particolari che la scena assume le sembianze di un dipinto ad olio .
“Si slanciavano alla carica a due, a dieci insieme, ad uno ad uno. In fondo alla valle, sulle colline. Davanti e ai fianchi della carovana, nella direzione del nostro cammino e in direzione contraria, sparando ed urlando senza posa… Da ogni parte turbinavano cavalli, scintillavano sciabole e pugnali, sventolavano caìc, svolazzavano cappe, ondeggiavano caffetani rossi, gialli, verdi, azzurri, ranciati.
(…)Il tempo era scuro. La vasta pianura era coperta di fiori gialli e violetti. In mezzo ad un gruppo di cavalieri dalle cappe turchine, s’andava sempre a ficcare, come se ce l’avessero mandato, un cavaliere con la cappa bianca. In mezzo ad un gruppo di caffetani bianchi, cascava sempre a proposito, come la pennellata di un artista, un caffetano color di rosa. I colori armonici si cercavano, s’univano, amoreggiavano insieme, per la durata d’una carica, e si separavano per poi formare altre armonie”.