La spruzzata di neve dei primi di aprile ha segnato la conclusione della stagione sciistica di Montecampione. Gli impianti sono rimasti aperti fino all’ultimo weekend di marzo, e ora per Ski area è tempo di bilanci. Sempre ricordando che da oltre un decennio la variabile indipendente è rappresentata dal clima, dal quale dipendono la neve e i bilanci più o meno favorevoli delle stazioni invernali a bassa quota.

LO SCORSO ANNO Montecampione Ski area aveva registrato il primo bilancio gestionale positivo dopo anni di rosso, e in questo? Ne abbiamo parlato con Stefano Iorio, presidente di Msa, e la sua prima osservazione è legata agli utili non proprio entusiasmanti. «Abbiamo incassato circa 60 mila primi passaggi contro i 98 mila della scorsa stagione – esordisce -; numeri che non possono essere soddisfacenti e che sono dipesi dal fatto che a causa delle scarse nevicate il comprensorio è stato aperto per intero solo per poco tempo». Nonostante tutto, questi sono considerati «numeri miracolosi», considerato che chi viene a Montecampione a sciare apprezza sempre la soddisfazione per come sono tenute le piste. E poi ci sono appuntamenti come quello del primo fine settimana di marzo, che ha richiamato qui 500 ragazzini aderenti agli sci club lombardi. «La riprova che la località possiede potenzialità incredibili – prosegue Iorio -; se solo ci dessero una mano a svilupparle. Quasi tutto grava solo sulle mie spalle, ma ho bisogno della collaborazione delle istituzioni, di investitori, degli azionisti e del contributo di tutti quelli che vivono e hanno a cuore questa località perché da solo non posso andare avanti». Il pensiero corre alla nuova ricapitalizzazione di Msa, che si è chiusa a dicembre e che non ha avuto l’esito sperato. Una significativa speranza è riposta nel Piano di sviluppo turistico, l’investimento triennale che vede Regione, enti comprensoriali e Comuni coinvolti nel rilancio di una stazione bisognosa di tante cose, dall’adeguamento delle strade al bacino per l’innevamento artificiale a quota 1.800, fino ai parcheggi. Senza dimenticare gli alberghi. Qualche ritardo c’è stato nel conferimento dei finanziamenti pubblici, ma i primi lotti di lavori per sistemare la strada del Plan dovrebbero partire presto.

«HO INVESTITO sugli impianti, sono stato in prima linea nel cercare chi acquistasse gli alberghi e si dà per scontato che io mi faccia totalmente carico di almeno un’altra stagione invernale incerta – aggiunge Iorio -. Ma la situazione è molto difficile e potrei anche svegliarmi un giorno e fare scelte diverse». Poi la conclusione: «Sono abituato a tenere sempre i toni bassi, fa parte del mio carattere andare verso il dialogo; ma se servono decisioni drastiche per far comprendere le tante difficoltà che devo affrontare si sappia che sono pronto». Un avvertimento fin troppo chiaro.

Domenico Benzoni

Sorgente: Montecampione, Iorio lancia un ultimatum | Valcamonica