Trionfo solitario e strepitoso per uno dei giovani più talentuosi del nostro ciclismo, Fabio Aru (Astana), sulla salita di Plan di Montecampione, quella che nel 1982 incoronò Bernard Hinault e 1998 Marco Pantani. Seconda posizione per Fabio Duarte (Colombia), terza per Nairo Quintana (Movistar). Leggermente in difficoltà Rigoberto Uran (Omega Pharma-QuickStep), che riesce comunque a incrementare di 32” il vantaggio in classifica su Cadel Evans (Bmc), ancora più attardato.
Anche oggi il Giro d’Italia ricorda Marco Pantani, con l’arrivo di Montecampione, salita sulla quale nel 1998 il Pirata vinse contro Pavel Tonkov uno dei duelli più entusiasmanti del ciclismo. In corsa, visti i precedenti dei giorni passati, i numerosi fuggitivi di oggi – Bouet (AG2R La Mondiale), Barbin (Bardiani Csf), Torres (Colombia), Cunego (Lampre), Geschke (Giant-Shimano), Ratto (Cannondale), Le Bon (Fdj), Hansen (Lotto), Paolini (Katusha), Felline (Trek) e Rodriguez (Androni-Venezuela) – si gettano all’attacco con la speranza di potersi giocare la tappa. Purtroppo per loro, i corridori della Neri Alé, non presenti nella fuga, hanno un altro progetto (non concretizzato) per la tappa. Così, dopo aver avuto fino a 9’55” di vantaggio, per i battistrada le speranze iniziano lentamente a estinguersi.
A 10 km dal traguardo, in piena ascesa finale, al comando c’è solo Arredondo (Trek), scattato nei primi metri della salita, con Cardoso, l’unico della fuga in grado di rimanere con il colombiano maglia azzurra (quella di miglior scalatore). Arredondo, però, fa male i conti con la lunghezza di Plan di Montecampione (20 km circa), ed è costretto a lasciarsi sfilare dal gruppo, mentre Deignan (Sky) prova a prendere il largo. I big si guardano in faccia, e la corsa si decide ai meno 3 km, quando il nostro Aru piazza una stoccata di quelle che fanno male, portandosi dietro solo Uran e Quintana. In difficoltà tutti gli altri. Davanti si forma un drappello con Aru, Quintana e Uran, insieme a Duarte e Rolland (scattati in precedenza). A 2 km Aru piazza un altro scatto, quello decisivo, che gli permette di fare il vuoto e di liberarsi in un bellissimo urlo sulla linea del traguardo. Alla fine, il ritardo di Quintana, considerando gli abbuoni, è di 28”. A 52” Rigoberto Uran, a 1’07” Rafal Majka.
Classifica generale
1 | Rigoberto Uran | Omega Pharma-QuickStep | 63h26’39” |
2 | Cadel Evans | Bmc | + 1’03” |
3 | Rafal Majka | Tinkoff-Saxo | + 1’50” |
4 | Fabio Aru | Astana | + 2’24” |
5 | Nairo Quintana | Movistar | + 2’40” |
6 | Domenico Pozzovivo | AG2R La Mondiale | + 2’42” |
7 | Wilko Kelderman | Belkin | + 3’04” |
8 | Pierre Rolland | Europcar | + 4’47” |
9 | Robert Kiserlovski | Trek | + 5’44” |
10 | Wouter Poels | Omega Pharma-QuickStep | + 6’32” |
Giacomo Di Valerio
Sorgente: Giro d’Italia 2014, 15 tappa: Fabio Aru si prende Montecampione 16 anni dopo Pantani – 2duerighe