Lo sport è magico perché regala anche incroci inaspettati, un po’ come la vita. Oggi al Giro d’Italia che non c’è si sarebbe dovuta correre la dodicesima tappa Cesenatico-Cesenatico, un su e giù sulle colline in cui sbocciò la stella di Marco Pantani.
E oggi la nostra macchina del tempo alla ricerca delle tappe più belle in Friuli della corsa rosa torna indietro a sabato 30 maggio 1998. La frazione era la Schio-Piancavallo di 165 km, il debutto della località turistica pordenonese al Giro d’Italia e il ritorno della corsa rosa nella Destra Tagliamento dopo le due volate pordenonesi di metà anni Settanta. Ma soprattutto la prima salita del Giro, e chi conosce bene l’erta sopra Aviano sa che le pendenze nei primi sette chilometri sono di tutto rispetto.
Il grande atteso era Marco Pantani, e alla prima salita vera del Giro d’Italia, dopo il “cavalcavia” di Lago Laceno al sud, dove aveva vinto il cronomen Zulle, il Pirata non si lasciò pregare. «Scatta Pantani», disse il telecronista Rai Adriano De Zan, 3,5 km dopo Aviano. Il Pirata gettò il cappellino e salutò la compagnia, senza però fare la differenza perché riuscì a rosicchiare solo 13” a Tonkov e alla maglia rosa Zulle.
«Non volevo soltanto vincere la tappa, volevo far casino e guadagnare un bel gruzzolo di secondi. Ho vinto, ma ho guadagnato poco. Non fa niente, il Giro è scoppiato», disse il Pirata, i cui sogni rosa il giorno dopo nella cronometro di Trieste sembrarono andare in fumo.
Zulle lo bastonò nei 40 km contro il tempo umiliandolo anche a Barcola, 3 km prima del traguardo, superandolo a doppia velocità, lui che era partito 3 km dopo. Pantani però nella tre giorni finale sui monti fece l’impresa: Marmolada, Alpe di Pampeago e Montecampione quando regolò i conti anche con Tonkov. Prima del tris, dopo Trieste, il Giro partì da Udine il 1 giugno verso Asiago entrando per la prima volta nella base delle Frecce Tricolori a Rivolto. Con tanto di sorvolo della Pan. Un po’ come dovrebbe accadere il 20 ottobre col Giro recuperato.
Antonino Simeoli
Sorgente: Pantani spiana il Piancavallo: è l’inizio del suo anno magico – Messaggero Veneto Udine