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Bresciaoggi – Ciclo idrico, un anno di cambiamenti

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Tra i problemi conosciuti di Montecampione, uno è di nascita relativamente recente, e sta causando polemiche e faccia a faccia per che ora non sembrano aver risolto la situazione. Si tratta della gestione del servizio idrico integrato: un tema «caldo» a giudicare da quanto è successo in dicembre. Prima alcune contestazioni apparse sui social riferite alla bollettazione, poi un tête a tête tra sindaco di Artogne e Prefettura per fare il punto della situazione, quindi un incontro tra amministratori comunali, vertici della Siv (la società Servizio idrico Vallecamonica) amministratori condominiali e Consorzio residenti. INFINE, il 23 dicembre, una lunga lettera del primo cittadino di Artogne, Barbara Bonicelli, per fornire ulteriori chiarimenti sulle scelte relative alla gestione da parte del Comune di rete acquedottistica e depurazione. «I costi imputati pro capite costituiscono un corrispettivo a garanzia della continuazione dei servizi goduti – spiega la sindaca nella sua lettera indirizzata a tutti i contribuenti montecampionesi – nel costante controllo della qualità delle acque destinate al consumo umano e alla gestione di rete e apparecchiature di acquedotto, fognatura e depurazione. Montecampione e il Comune di Artogne sono di fronte a una nuova sfida per il rilancio della stazione turistica, che potrà essere affrontata e vinta anche attraverso il raggiungimento di obiettivi di comfort, di sicurezza e organizzativi previsti dalla normativa di settore». IN VISTA C’È una modifica del regolamento comunale per il servizio idrico, la separazione tra la rete di innevamento artificiale in mano a Ski area e la rete civica, il posizionamento di misuratori di consumo per i quali si sta valutando la soluzione migliore. E poi i due Comuni sui quali insiste la stazione turistica, Artogne e Piancamuno, dovranno sedersi a un tavolo per decidere come ripartire le spese, dato che le sorgenti gravano tutte su Artogne, la rete di distribuzione è un dedalo che serve utenze di un ente e dell’altro, e il depuratore è unico per l’intero comprensorio, anche se in territorio artognese. A FINE NOVEMBRE, il viceprefetto Naccari aveva chiesto di avere «ogni utile elemento di aggiornamento circa lo stato attuale della procedura di riassunzione dei servizi pubblici in località Montecampione». Anche il 2021 appena iniziato si prospetta quindi come un anno di scelte decisive per la stazione turistica e i due municipi sui quali grava.

Domenico Benzoni

Sorgente: Ciclo idrico, un anno di cambiamenti | Valcamonica

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