Alcune certezze, tanti punti interrogativi: si può riassumere così la situazione a Collio e Bovegno a venti giorni dalla presentazione delle liste. Una situazione fluida e in evoluzione, che potrebbe ancora riservare delle clamorose sorprese.
A COLLIO. Cominciando dal primo, circa 2000 elettori, ricordiamo che nel 2011 fu sfida vera all’ultimo voto, dopo il commissariamento a luglio 2010, tra le due civiche
A BOVEGNO. 1900 elettori, sfida a due tra civiche come nel 2011: Tullio Aramini uscente per la conferma, Manolo Rossini già suo avversario per diventarlo. Allora Tullio Aramini con la civica «Bovegno Domani» che riuniva anche nel simbolo le due liste di minoranza uscenti («Indipendenti Bovegnesi» e «Civica per Bovegno»), sbancò letteralmente la roccaforte storica della Lega Nord. Col 61% prevalse nettamente sulla lista «Civica Rossini Sindaco» benedetta dai vertici provinciali Lega-Pdl. Pagò sicuramente la netta opposizione delle ex minoranze al «Progetto Monte Campione» (villaggio turistico e seggiovia dai Prati Magri a Dosso Rotondo) svanito nei successivi fallimenti consecutivi delle società operanti nella stazione invernale. Ma proprio da qui venne il primo «macigno» da neutralizzare per Aramini e i suoi: attraverso la società partecipata Bovegno Impianti il Comune si era impegnato con garanzie bancarie per l’acquisto della nuova ultima seggiovia in funzione sul versante camuno.
Per uscirne salvando le proprietà comunali ha sborsato 300.000 euro fronteggiati da mutuo. Questo non ha impedito opere pubbliche (antisismiche alle medie e tante altre) nel quinquennio per 1,5 milioni senza indebitare ulteriormente il comune. Sulle due squadre carte coperte come a Collio. Soltanto nei prossimi giorni la nebbia che avvolge l’alta valle andrà via via diradandosi lasciano spazio alle certezze.
Sorgente: Collio e Bovegno verso il voto: per i sindaci sarà caccia al bis
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