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Bresciaoggi – Servizi per Montecampione: il Consorzio residenti si svuota

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Imu ordinaria dal 9 al 10 per mille; addizionale Irpef dallo 0,5 allo 0,8 per mille, tariffa rifiuti in crescita e servizio idrico integrato con spese da coprire a seguito dell’aumento dei costi di depurazione. È su questi argomenti che, nell’ultimo consiglio comunale, si è sviluppato un confronto serrato tra minoranza e maggioranza di Artogne. La prima ha contestato gli aumenti visti come «una stangata ai cittadini che pagano regolarmente»; la seconda ha ricordato che le tariffe non sono mai state adeguate, e che per il Comune era necessario «garantire la copertura dei costi del sociale e delle spese correnti». Sulla questione rifiuti grava poi un grosso problema: 100 tonnellate in più raccolte lo scorso anno ad Artogne capoluogo e altrettante a Montecampione. «Controlliamo le pesature» è stato detto in consiglio, perché qualcosa non quadra. Una verifica che si dovrà fare con Valle Camonica servizi, altrimenti altro che sensibilità nel produrre meno scarti, se si considera che la popolazione non è aumentata. C’è poi la questione Montecampione. Dopo la presa in carico della raccolta rifiuti, tolta di mano al Consorzio residenti lo scorso anno, ora il Comune di Artogne sfila all’ente che gestisce il comprensorio turistico anche servizio idrico, fognature e depurazione. Una decisione già presa dalla giunta all’inizio di marzo e confermata l’altra sera dal consiglio comunale. La data di presa in carico diretta da parte del municipio sarà quella del primo luglio, quando dovrebbero essere passate in mano all’ente pubblico anche le strade interne e tutte le aree standard. A essere coinvolto dalla nuova gestione non è solamente il villaggio di quota 1.200, ma anche il complesso residenziale di 1.800 con il relativo depuratore. L’amministrazione comunale di Artogne ha stimato che gli utenti interessati al cambiamento siano circa 1.900. In attesa di vedere come si svilupperanno i rapporti con il Comune di Piancamuno, sul cui territorio ricade circa il 20% delle unità immobiliari che fanno capo a Montecampione e che usufruiscono del medesimo servizio idrico, gli uffici di Artogne hanno già stilato il piano tariffario. Un sistema di costi che ammonta a 110 mila euro se si tiene conto di servizio idrico, fognature, manutenzioni, manodopera, installazione contatori e costi amministrativi; ai quali vanno ad aggiungersi altri 80 mila euro come accantonamento investimenti per la vasca di quota 1.800 e opere di captazione. PER OGNI utente di Montecampione, il servizio idrico integrato dovrebbe costare annualmente 100 euro. Il tema dei rifiuti e dell’acqua potabile nella stazione turistica è da tempo oggetto di confronto, in qualche caso anche aspro, tra Comune e Consorzio residenti. L’ultimo risale a una ventina di giorni fa, all’8 marzo, quando è stata affrontata la questione captazioni e distribuzione. Il Consorzio puntava ad assicurarsi almeno le fonti di approvvigionamento, già di proprietà della fallita Alpiaz, ma Artogne ha preso in carico tutto quanto è di competenza pubblica.

Domenico Benzoni

Sorgente: Servizi per Montecampione: il Consorzio residenti si svuota | Valcamonica

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